Rockerilla (IT)
Sébastien Roux mette da parte le velleità strumentali in favore di un esperimento che concettualmente indaga sulle simmetrie sonore. Lo strumento è uno specchio in cui una nota si riflette rigenerandosi in uno stato opposto, creando un magico gioco di ripetizioni. Roux disamina il metallofono, la chitarra classica, il violoncello, l’arpa, il pianoforte, assemblando le mutazioni naturali di un suono che riflette se stesso con gli artifici dell’ultra tecnologioa. Ci si perde in questi viaggi, in queste elucubrazioni: ascoltare un disco come Songs significa alienarsi dalla realtà, chiudere gli occhi per sognare un viaggio in un’altra galassia, perdere il senso della dimensione in un’esperienza acustica decisamente fuori dal comune. Difficile.